Inaugurazione il 19 luglio al Palazzo Ducale di Martina Franca con Le joueur di Prokof’ev regia di David Pountney tratto da Il giocatore di Dostoevskij nella versione francese del debutto del 1929
Quindi Beatrice di Tenda di Bellini con Giuliana Gianfaldoni e Celso Albelo diretti da Fabio Luisi alla guida dell’Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari
In prima mondiale Opera Italiana di Nicola Campogrande su libretto di Elio e Piero Bodrato
Nel rinnovato Teatro Verdi Il Xerse di Francesco Cavalli con Carlo Vistoli, regia di Leo Muscato e direzione di Federico Maria Sardelli
Pretty Yende e Anna Pirozzi star in concerto e “Il canto degli ulivi” nelle masserie con Andrea Mastroni, Giulia Semenzato e gli ensemble I Bassifondi e Trio Kronthaler
Novità del 2022 la rassegna “L’opera al cinema” con la proiezione del film-opera Gianni Schicchi di Damiano Michieletto e l’esecuzione dal vivo diretta da Timothy Brock delle colonne sonore di due capolavori di Cecil B. DeMille e Charlie Chaplin ispirati a Carmen
Dal 19 luglio al 6 agosto 2022 Martina Franca torna ad essere la capitale del belcanto, delle rarità musicali e di inusuali esperienze d’ascolto sotto il cielo di Puglia, fra chiostri, chiese barocche e ulivi secolari. Arriva alla 48a edizione il Festival della Valle d’Itria, manifestazione che ogni anno riunisce nel segno della scoperta – che sia di antiche, rare o nuovissime partiture – gli appassionati di tutto il mondo. A firmare il cartellone 2022 il nuovo direttore artistico Sebastian F. Schwarz e il direttore musicale Fabio Luisi, con la supervisione del presidente della Fondazione Paolo Grassi, ente produttore del Festival, Franco Punzi.
«L’avvio della direzione artistica di Sebastian F. Schwarz – commenta il presidente Franco Punzi – inaugura una nuova fase storica per il Festival della Valle d’Itria, pur mantenendosi nell’alveo dei nostri valori caratterizzanti: titoli rari o sottovalutati, attenzione alla fedeltà testuale tramite l’uso di edizioni critiche e il ricorso a interpreti specializzati. A questo passaggio si affianca la rinnovata disponibilità del Teatro Verdi di Martina Franca, che farà parte dei luoghi del festival. Siamo quasi al mezzo secolo di festival e, in quella direzione, non possono che rafforzarsi i rapporti di collaborazione con le istituzioni culturali pugliesi, con le amministrazioni locali e con un nucleo sempre più qualificato di sponsor e mecenati».
I riflettori del Palazzo Ducale si riaccenderanno il 19 luglio sulla nuova produzione di Le joueur di Sergej Prokof’ev (repliche il 24 e 30 luglio, 6 agosto). La celebre opera del compositore russo, tratta dal romanzo Il giocatore di Fëdor Dostoevskij e ad oggi considerata la sua prima partitura importante per il teatro musicale, sarà eseguita a Martina Franca non nella “tradizionale” versione del libretto in russo (intitolata Igrok e accusata in patria di modernismo) ma nella più rara in francese, preparata da Paul Spaak, che fu del resto quella del debutto assoluto nel 1929 al Théâtre Royale de la Monnaie di Bruxelles. Questo titolo segue l’idea di omaggiare lo scrittore russo del quale nel 2021 il mondo aveva celebrato i duecento anni dalla nascita. Sul podio dell’Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari – compagine ospite per il terzo anno consecutivo – salirà Jan Latham Koenig; la regia è affidata a uno dei maestri del nostro tempo, David Pountney, mentre le scene e i costumi portano la firma di Leila Fteita e le luci quella di Alessandro Carletti. Nel cast vocale, il soprano Maritina Tampakopoulos – voce che sta conquistando rapidamente apprezzamenti internazionali – vestirà i panni di Pauline, Sergej Radchenko sarà Alexis e Silvia Beltrami La Grand-Mère. Per la prima volta a Martina Franca sarà ospite il Coro del Teatro Petruzzelli di Bari, diretto da Fabrizio Cassi.
Altro titolo a debuttare al Palazzo Ducale sarà Beatrice di Tenda (1833) di Vincenzo Bellini (23 e 26 luglio), opera poco eseguita del massimo compositore catanese, a Martina Franca in forma di concerto con il direttore musicale del festival Fabio Luisi sul podio a guidare due fra le voci più apprezzate del belcanto di oggi come Giuliana Gianfaldoni, nel ruolo del titolo, e Celso Albelo (Orombello); Theresa Kronthaler sarà Agnese del Maino, Biagio Pizzuti sarà Filippo Maria Visconti e Joan Falqué Rizzardo del Maino. Anche per questa produzione Orchestra e Coro sono del Teatro Petruzzelli di Bari.
Il Festival della Valle d’Itria nel 2022 torna nel rinnovato Teatro Verdi di Martina Franca dove andrà in scena il titolo barocco Il Xerse (1655) di Francesco Cavalli (25, 29, 31 luglio) – nella nuova edizione critica di Sara Elisa Stangalino e Hendrik Schulze per Bärenreiter – per il quale si rinnova la collaborazione con Federico Maria Sardelli e l’Orchestra Barocca Modo Antiquo. Altro ritorno è quello del regista martinese Leo Muscato che – insieme ad Andrea Belli (scene), Giovanna Fiorentini (costumi) e Alessandro Carletti (luci) – firma questa nuova produzione. Il ruolo principale del re di Persia sarà affidato al controtenore Carlo Vistoli; ad affiancarlo le voci di Carolina Lippo (Romilda), Ekaterina Protsenko (Amastre), Dioklea Hoxha (Adelanta) e Carlo Allemano (Ariodate).
Al compositore Francesco Cavalli la Fondazione Paolo Grassi dedicherà una giornata di studi in coincidenza con il debutto dell’opera; con il coordinamento scientifico del musicologo Dinko Fabris, si riuniranno a Martina Franca studiosi ed esperti di uno dei massimi musicisti del Seicento, in collaborazione con lo Study Group “Cavalli and 17th century Venetian Opera” dell’International Musicological Society (IMS).
Quest’anno il pubblico del Festival della Valle d’Itria potrà assistere ad una prima assoluta, il 3 e il 5 agosto al Palazzo Ducale: Opera italiana (2010) di Nicola Campogrande, scritta tra il 2008 e il 2010 su commissione del Comitato Italia 150 (in occasione delle celebrazioni per l’unità del Paese 1861-2011), per dipingere uno scorcio dell’Italia contemporanea. Il libretto, scritto da Elio e Piero Bodrato, racconta una vicenda che si svolge in tre momenti della storia recente: gli anni Sessanta e Settanta, gli anni Ottanta e il presente. Podio e regia sono affidati a due interpreti che si stanno affermando in questi ultimi anni, Alessandro Cadario (alla guida dell’Orchestra del Petruzzelli) e Tommaso Franchin. Le scene sono di Fabio Carpene, i costumi di Giada Masi e luci di Alessandro Carletti; nel cast Francesca Sassu (Opera), Candida Guida (Scellerata), Andrea Mastroni (Balconi), Raffaele Abate (Soldini), Gurgen Baveyan (Mario) e Claudio Bonfiglio (Quello che suona).
Per chiudere il cerchio dei cinque secoli di storia dell’opera, il 27 luglio a Palazzo Ducale spazio a una partitura del Settecento, presentata in forma di concerto: La scuola de’ gelosi di Antonio Salieri oggetto dell’attività di formazione dei cantanti allievi dell’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti” e dei giovani musicisti del Conservatorio di Musica “Nino Rota” di Monopoli, istituzione con la quale il Festival ha attivano una nuova collaborazione, e che formeranno l’ensemble orchestrale diretto da Danila Grassi.
Saranno due le star della lirica protagoniste di altrettanti appuntamenti che si annunciano già imperdibili: il soprano sudafricano Pretty Yende che si esibirà il 2 agosto al Chiostro di Sant’Antonio di Taranto – accompagnata dal pianoforte di Giulio Zappa – con un programma di arie e brani del belcanto tratte dalle opere di Bellini, Donizetti, Rossini, repertorio che l’ha resa celebre in tutto mondo. Il 4 agosto sarà invece Anna Pirozzi a salire sul palco del Palazzo Ducale per eseguire (col Quartetto Lirico Italiano e il pianista Francesco Rosa) un programma composto da canzoni e arie d’opera della tradizione musicale italiana della quale il soprano napoletano è internazionalmente riconosciuta come grande interprete.
Novità del 2022 è quindi la rassegna “L’opera al cinema” e sarà composta da due appuntamenti: il primo, il 20 luglio, al Teatro Verdi, con la proiezione del film-opera Gianni Schicchi, adattamento cinematografico del titolo di Giacomo Puccini del regista Damiano Michieletto, presentato per la prima volta al Torino Film Festival nel 2021. Il 21 luglio sarà invece la volta di Silent Carmen: nell’Atrio di Palazzo Ducale, saranno proiettati Carmen di Cecil B. DeMille (1915) e A Burlesque on Carmen di Charlie Chaplin (1915), l’Orchestra della Magna Grecia diretta dallo specialista di colonne sonore Timothy Brock eseguirà dal vivo le colonne sonore (la prima delle quali restaurata dallo stesso Brock).
Continua invece “Il canto degli ulivi”, il format che porta la musica del Festival nelle masserie del territorio e che quest’anno propone tre date: il 20 luglio alla Masseria Capece di Cisternino sarà l’ensemble I Bassifondi (Gabriele Miracle, percussioni; Stefano Todarello, colascione e sordellina; Simone Vallerotonda, tiorba, chitarre e direzione) ad aprire il ciclo di concerti con il programma dal titolo “Alfabeto falso” e l’esecuzione di brani rinascimentali e barocchi. Il 22 luglio sarà invece la Masseria Belvedere di Mottola ad ospitare il recital di Andrea Mastroni che sarà accompagnato al pianoforte da Vincenzo Rana e proporrà l’ascolto delle più celebri arie per il registro di basso: da Hӓndel a Gershwin. Il primo agosto alla Masseria Palesi di Martina Franca, il soprano Giulia Semenzanto, accompagnata dalla chitarra di JadranDuncumb, proporrà un raffinato programma con musiche del Romanticismo.
Triplo appuntamento – il 28 luglio al Chiostro di San Domenico di Martina Franca, il 29 luglio alla Masseria del Duca di Crispiano e il 31 luglio con un concerto speciale in Salento – con il mezzosoprano tedesco Theresa Kronthaler e il suo Trio Kronthaler che proporrà al pubblico un programma tratto dal pluripremiato CD The living loving maid per il quale hanno trascritto musiche di Monteverdi, Purcell, Frescobaldi, Händel in un progetto crossover che mette in evidenza le qualità senza tempo di alcuni capolavori ed è pensato per avvicinare anche un pubblico di non esperti di musica antica.
Non può mancare il tradizionale Concerto per lo spirito (28 luglio) nella Basilica di San Martino. Quest’anno saranno protagonisti l’Orchestra Barocca Modo Antiquo e i cantanti dell’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti”. In programma pagine del repertorio sacro di Monteverdi, Castello e Cima.
Per la 48a edizione è già possibile annunciare il sostegno alla manifestazione da parte di Rolex, che continua a scegliere di promuovere la propria immagine sulle pubblicazioni del Festival, e del “Platinum Partner” Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria, che al termine di ogni concerto della rassegna “Il canto degli ulivi” e degli appuntamenti del 28 e 29 luglio con il Trio Kronthaler, farà conoscere i prodotti delle cantine di una delle più apprezzate DOC italiane.
Sono già in vendita i biglietti degli spettacoli sul sito www.festivaldellavalleditria.it, sul sito Vivaticket e negli oltre 700 punti vendita presenti in tutta Italia. Nelle sole province di Taranto e Bari i biglietti sono disponibili presso 73 rivenditori autorizzati. È possibile individuare la posizione dei punti vendita sull’apposita pagina del sito Vivaticket a questo link: https://www.vivaticket.it/ita/ricercapv. I biglietti hanno un costo massimo di 70 euro per un posto nel settore centrale della platea per la serata inaugurale del 19 luglio a Palazzo Ducale, sino a un minimo di 5 euro. Sono attive per tutti gli spettacoli le riduzioni per over 65 e under 30. Inoltre, per i residenti a Martina Franca, ad accezione della serata inaugurale, è sempre applicato lo sconto del 50% sul prezzo intero dei biglietti degli spettacoli.
Iniziativa ideata per il 2022 è la promozione “Ambasciatore del Festival”: acquistando due biglietti per uno spettacolo in programma, sarà possibile aggiungerne un terzo con la cifra simbolica di 3 euro sia per la stessa serata (opzione acquistabile anche online) che per un altro appuntamento (opzione disponibile solo presso il boxoffice del Festival che sarà attivo a partire dal primo luglio).
L’illustrazione che accompagnerà la 48a edizione del Festival è stata creata da Caterina Maiullari e selezionata fra 35 proposte degli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Bari, istituzione con la quale il Festival ha attivato nei mesi scorsi un protocollo di collaborazione per permettere ai giovani artisti un confronto con il mondo del lavoro sin dal periodo di formazione.