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Il Festival

Da 50 anni, a Martina Franca, in Puglia, ogni estate si svolge un Festival che si è imposto per scelte inusuali e coraggiose e per la qualità degli artisti che ne hanno arricchito i cartelloni. Adagiata sulle colline sud orientali della Murgia, Martina Franca è una città barocca che gode di splendide vedute sulla Valle d’Itria, tra filari di vite, boschi e ulivi secolari.
I
stituito nel 1975 il Festival si è contraddistinto, sin dalla sua nascita, per la riscoperta di titoli operistici e pagine musicali rare o sottovalutate, per la cura delle versioni integrali e delle edizioni critiche e per la fedeltà agli intenti dei compositori. 

Dal 1980, con la presidenza di Franco Punzi e la direzione artistica di Rodolfo Celletti, grande esperto di vocalità, il Festival ha accentuato la sua identità originaria di rivalutazione del repertorio belcantista e della Scuola musicale napoletana di cui grandi protagonisti furono i compositori pugliesi, pur senza trascurare il grande repertorio europeo e, in particolare, la valorizzazione di elementi del belcanto italiano presenti in opere di autori stranieri. Alberto Triola, che ha assunto la direzione artistica del Festival nel 2010 dopo Sergio Segalini (1994-2009), ha riportato l’attenzione sul repertorio belcantistico e sul teatro musicale barocco, ma con importanti aperture all’opera del Novecento e contemporanea. 

Sebastian F. Schwarz succede ad Alberto Triola, che ha firmato dodici edizioni del festival, per il triennio 2022-2024. Dal 2025 si inaugura un nuovo triennio con la direzione artistica di Silvia Colasanti.

Silvia Colasanti è una compositrice italiana di rilievo internazionale, formatasi a Roma con Luciano Pelosi e Azio Corghi. La sua carriera è caratterizzata da collaborazioni con artisti di fama mondiale come Vladimir Jurowski, Yuri Bashmet e Salvatore Accardo. Tra le sue opere più significative figurano Oltre l’azzurro, commissionata per i 600 anni della Cupola del Brunelleschi, e Esercizi per non dire addio, scritta per il Festival Stradivari di Cremona. Ha collaborato con il Festival di Spoleto, creando opere come Tre risvegli e Requiem. Stringeranno nei pugni una cometa, dedicato alle vittime del terremoto del Centro Italia. Ha inoltre composto opere come Minotauro e Proserpine, e per il Maggio Musicale Fiorentino ha scritto La Metamorfosi, ispirata a Kafka.

Colasanti ha vinto numerosi riconoscimenti, tra cui lo European Composer Award nel 2013 e il Franco Buitoni Award nel 2021. È stata nominata Ufficiale della Repubblica dal Presidente Mattarella nel 2017. Attualmente insegna al Conservatorio Santa Cecilia di Roma e i suoi lavori sono pubblicati da Casa Ricordi. Tra i progetti futuri spiccano L’ultimo viaggio di Sindbad per il Teatro dell’Opera di Roma e Anna A., dedicata alla poetessa Anna Achmatova, per il Teatro alla Scala. Nel 2025, la Cleveland Orchestra eseguirà Time’s cruel hand, basato su sonetti di Shakespeare.

Il Festival della Valle d’Itria ha ottenuto per dieci volte l’ambito riconoscimento del Premio Abbiati dell’Associazione Nazionale Critici Musicali. Dal 2025 il Festival ha ricevuto la prestigiosa Certificazione Ecoevents che testimonia l’ulteriore passo verso un futuro più responsabile.

Festival della Valle d’Itria 2022

Festival della

Valle d’Itria 2021

Festival della

Valle d’Itria 2020

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