Orfeo e Euridice, Festival della Valle d’Itria 1975
Il progetto originario della prima edizione del Festival della Valle d’Itria, andato in scena dal 27 agosto al 5 settembre 1975, prevede l’allestimento di un paio di opere durante il periodo estivo, tra cui l’Orfeo ed Euridice di Gluck, cui il Direttore Alberto Zedda darà un taglio drammatico, eliminando il trionfo finale dell’Amore.
L’opera della riforma melodrammatica del Settecento è la grande scommessa del neonato Festival della Valle d’Itria. I nomi che iniziano a circolare sono importanti.
Nel mese di febbraio del 1975, Caroli si è sbilanciato annunciando l’arrivo di un gruppetto di mostri sacri: Maria Callas, Mario Del Monaco, Alfredo Kraus e, per la danza, Carla Fracci. Un mese dopo si parla di semplici contatti, sempre con Del Monaco, Renato Cappuccilli e lo stesso Kraus. Di loro non ne arriverà nemmeno uno. Ma giungeranno altri grandi interpreti.
1975, Paolo Grassi e Alessandro Caroli
Il Festival in poche settimane prende forma, grazie alla competenza di Stefanelli e alla passione di Caroli, che si occupa degli aspetti organizzativi e finanziari. Paolo Grassi, che nel frattempo ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Martina, è determinante. Senza le sue mediazioni molti «sogni» rischierebbero di rimanere irrealizzati. E, infatti, è sempre Grassi che, per la prima edizione, riesce a garantire, come coda del Festival, un concerto “straordinario” del soprano star Renata Tebaldi.
Per l’Orfeo e Euridice Franca Fabbri viene chiamata al posto di Raina Kabaivanska, che in un primo momento Caroli sostiene di aver vagheggiato per il ruolo di Euridice. Al suo fianco c’è, per l’appunto, Viorica Cortez, primadonna della lirica che ha già cantato in tutti i più importanti teatri del mondo.
Orfeo e Euridice – Suzanne Marie Lotito – Viorica Cortez – Franca Fabbri, Festival della Valle d’Itria 1975
Il secondo titolo è un dittico comico composto da La serva padrona di Pergolesi e da Il maestro di cappella di Cimarosa, con «basso buffo» un gigante del genere, Sesto Bruscantini.
Il cartellone si arricchisce poi con un’articolata sezione concerti. Sergio Perticaroli tiene un recital su Chopin e partecipa a un meeting, durante il quale accompagna Magda Olivero, madrina di questa prima edizione. Poi, con Viorica Cortez, Perticaroli improvvisa un ulteriore recital per sostituire il concerto del flautista Severino Gazzelloni. Ci sono anche il cabaret colto di Franca Valeri e una retrospettiva cinematografica su Fellini.
Infine la danza, che non rappresenta una semplice appendice per questa prima edizione del Festival, ma che tuttavia rimarrà un’eccezione per quanto riguarderà le future edizioni. Il celebrato duo Cosi-Stefanescu chiude il Festival con un doppio balletto, ma soprattutto lo apre. Lo «spettacolo nello spettacolo» dell’opera-balletto Orfeo ed Euridice, che nella versione francese prevede l’aria del flauto e parti danzate, tra cui un celebre «pas de deux», lo fanno proprio loro, Liliana Cosi (che in trentasei ore è andata e venuta da Milano per sostituire Carla Fracci nel Lago dei Cigni alla Scala) e il partner Marinel Stefanescu, che firma anche la regia dell’opera.
Balletto al Teatro Verdi, Festival della Valle d’Itria 1975
Il Festival va in scena la sera del 27 agosto del 1975, c’è un’atmosfera elettrizzante nell’atrio di Palazzo Ducale di Martina Franca. Gli spettacoli più importanti sono previsti all’aperto, e proprio quello di inaugurazione rischia di saltare per un violento acquazzone scatenatosi poche ore prima. E, infatti, il proposito di programmare tra fine agosto e l’inizio di settembre abortisce già dopo questa prima edizione poiché si conviene che il tempo verso fine estate è troppo variabile.
Alla fine l’entusiasmo è alle stelle. È l’inizio di una storia, di una grande storia.