I concerti del Festival della Valle d’Itria: da Rossini a Mozart a Paganini, nei luoghi più belli di Martina Franca.
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Albori e bagliori. Napoli e l’Europa: il secolo d’oro
La 45a edizione del Festival della Valle d’Itria sarà internamente dedicata a Paolo Grassi nell’anno del centenario della nascita (con una serie di iniziative per l’occasione) e si annuncia fra le più ricche e interessanti di sempre: la programmazione musicale si intitola “Albori e bagliori. Napoli e l’Europa: il secolo d’oro” e delinea un omaggio a Napoli, alla scuola musicale partenopea e al suo prestigio internazionale.
Al Palazzo Ducale andranno in scena il capolavoro di Domenico Cimarosa Il matrimonio segreto e la più rara Ecuba di Nicola Antonio Manfroce, quest’ultima con il direttore musicale del Festival Fabio Luisi sul podio. Entrambi i titoli saranno affidati per la messa in scena a uno dei grandi maestri del teatro italiano, Pier Luigi Pizzi. Nello stesso spazio scenico che accoglierà le due opere, si svolgerà un terzo titolo – in forma semiscenica – Orfeo, pasticcio del napoletano Nicola Porpora.
Il contesto partenopeo anima anche l’apprezzatissima iniziativa dell’“Opera in masseria”, con l’intermezzo napoletanodi Leonardo Vinci che andrà in scena in spazi diversi per ben 5 serate.
Gli allievi dell’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti” saranno invece protagonisti di un progetto artistico interamente pensato per loro. Confermate le iniziative del Festival Junior, dell’appuntamento con la musica sacra nella Basilica di San Martino e del Premio “Rodolfo Celletti”, giunto alla sua decima edizione.
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