Al via le “Opere in Masseria” nella nuova formula itinerante tra cinque splendide cornici pugliesi

Al via le “Opere in Masseria” nella nuova formula itinerante tra cinque splendide cornici pugliesi

In scena due intermezzi buffi napoletani L’ammalato immaginario e La vedova ingegnosa
Tutti gli spettacoli saranno accompagnati da una degustazione curata dal Consorzio di Tutela Primitivo di Manduria 

Prima tappa a Crispiano nel centenario dell’autonomia del Comune

Opere in Masseria, dal 21 luglio al primo agosto 2019, ore 21 e 22.30

 

Dopo il grande successo nelle ultime cinque edizioni, anche quest’anno il Festival della Valle d’Itria propone una delle iniziative più attese e di successo tra il pubblico locale ed estero: le Opere in Masseria, progetto culturale che unisce la peculiarità del Festival di ricerca e riscoperta di titoli antichi e desueti con l’identità territoriale della Valle d’Itria.

La 45a edizione riserva però una novità per gli appassionati: per la prima volta l’iniziativa diventa itinerante in cinque spazi tra i più suggestivi del territorio: dal 21 luglio al primo agosto cinque masserie fra i trulli delle provincie pugliesi di Bari, Brindisi e Taranto saranno così la cornice per la messa in scena di due intermezzi buffi napoletani del Settecento: L’ammalato immaginario di Leonardo Vinci e La vedova ingegnosa di Giuseppe Sellitti, con la regia di Davide Gasparro e la direzione di Sabino Manzo (impegnato anche al clavicembalo) alla guida del suo ensemble pugliese, la Cappella Musicale Santa Teresa dei Maschi. Scene e costumi sono firmati da Maria Paola Di Francesco; le luci sono a cura di Manuel Frenda. La parte vocale è affidata a due interpreti di rilievo come il soprano Lavinia Bini e il baritono Bruno Taddia, impegnati rispettivamente nelle doppie parti di Erighetta / Drusilla e di Don Chilone / Strabone.

Quest’anno sarà possibile inoltre degustare un calice di Primitivo di Manduria, vino ufficiale del Festival, la DOP più importante della Puglia, grazie alle aziende socie del Consorzio di Tutela. La musica della grande Scuola Napoletana, protagonista indiscussa di questa edizione del Festival, incontra il buon vino e il territorio.

Il debutto è fissato per il 21 luglio alle ore 21.00 alla Masseria “Del Duca” di Crispiano, nell’anno del centenario dell’autonomia del Comune; si prosegue il 23 luglio alla Masseria “Belvedere” di Mottola, il 25 luglio alla Masseria “Palesi”, il 27 luglio alla “Cassina Vitale” di Ceglie Messapica. Infine giovedì 1 agosto alla Masseria “San Michele” di Martina Franca, l’ultima recita, nonché unica replica ad iniziare alle 22.30.

«L’atmosfera generale che lega i due intermezzi – scrive il regista Davide Gasparro – proviene dall’immaginario circense che ci sembra rendere chiari alcuni aspetti peculiari di questa edizione delle Opere in Masseria. Primo fra tutti la mobilità: abbiamo la fortuna di allestire lo spettacolo in cinque splendide masserie; ci siamo posti dunque il problema di come sfruttare in maniera virtuosa lo spazio che ci ospiterà di volta in volta senza invaderlo, ma dialogandoci. Secondo aspetto è il carattere comico ma profondamente amaro che caratterizza le partiture. L’immaginario del circo sposa bene queste caratteristiche e ne amplifica il valore: di volta in volta lo spettacolo verrà adattato alle esigenze di spazio che incontreremo, come fosse un tendone in continuo movimento; in scena, oltre ai personaggi ci saranno due attori che, come fossero due clown, amplificheranno la portata comica della drammaturgia».

 

L’ammalato immaginario (Erighetta e Don Chilone) e La vedova ingegnosa

“L’Opera in masseria” – che porta il teatro musicale settecentesco in alcune masserie storiche della Valle d’Itria – è riservata all’agile e gustoso genere dell’intermezzo comico con di Leonardo Vinci (Strongoli 1690 – Napoli 1730), altro astro della scuola musicale napoletana, e La vedova ingegnosa di Giuseppe Sellitti (Napoli 1700 – 1777). Composto per essere eseguito tra gli atti dell’Ernelinda di Francesco Silvani (Napoli, Teatro di San Bartolomeo, 1726) L’ammalato immaginario mette in scena il tipico ipocondriaco alla Molière, Don Chilone, costretto con l’inganno a sposare Erighetta, scaltra vedovella che mira ad accasarsi per riacquistare un ruolo sociale e che sfrutta con abilità le paure dell’attempato coprotagonista. L’intermezzo La vedova ingegnosa fu composto da Giuseppe Sellitti su libretto di Tommaso Mariani in occasione della messa in scena del dramma per musica Demofoonte, commissionato nel 1735 per il compleanno di Carlo III di Borbone e rappresentato al Teatro San Bartolomeo di Napoli, probabilmente ultimo intermezzo a vedere le luci del teatro partenopeo. La vicenda ha come protagonisti Drusilla e Strabone: la prima è determinata a risposarsi con quest’ultimo vincendo le di lui resistenze; il secondo, medico improvvisato e uomo pavido, è dotato di uno spiccato senso dell’umorismo e di tanti denari. Il risultato è assicurato dalle trovate teatrali (travestimenti compresi) e dalle paradossali vicende create dalle esasperazioni linguistiche e dalla varietà di forme e stili musicali, sapientemente dosati per le esigenze del teatro.

 

Opere in masseria

Masseria del Duca, Crispiano
(in collaborazione con il Comune di Crispiano)
21 luglio 2019 (ore 21)

Masseria Belvedere, Mottola
(in collaborazione con il Comune di Mottola)
23 luglio 2019 (ore 21)

Masseria Palesi, Martina Franca
25 luglio 2019 (ore 21)

Masseria Casina Vitale, Ceglie Messapica
(in collaborazione con il Comune di Ceglie Messapica)
27 luglio 2019 (ore 21)

Masseria San Michele, Martina Franca
1 agosto 2019 (ore 22.30)

 

Leonardo Vinci
L’AMMALATO IMMAGINARIO
Tre intermezzi per L’Ernelinda
Edizione critica a cura di Gaetano Pitarresi (Edizioni ETS)

Giuseppe Sellitti
LA VEDOVA INGEGNOSA
Due intermezzi per Demofoonte
Edizione critica a cura di Marilena Laterza (Edizioni ETS)

Direttore e clavicembalo Sabino Manzo Davide Gasparro regia
Scene e costumi Maria Paola Di Francesco
Luci Manuel Frenda
Assistente alla regia Marika Petrizzelli

Erighetta / Drusilla Lavinia Bini
Don Chilone / Strabone Bruno Taddia

Cappella Musicale Santa Teresa Dei Maschi

Nuova produzione

Tutti gli spettacoli saranno accompagnati da una degustazione curata dal
Consorzio di Tutela Primitivo di Manduria