Il Rinaldo “partenopeo” in scena per la prima volta

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Nicolò Grimaldi in una caricatura d’epoca

Per la prima volta in tempi moderni il Festival della Valle d’Itria mette in scena la versione napoletana del Rinaldo di Händel, un “pasticcio” dal sapore mediterraneo assemblato da Leonardo Leo nel 1718. Dopo l’enorme successo a Londra il castrato Nicolò Grimaldi, primo interprete della parte di Rinaldo nel capolavoro haendeliano, portò con sé a Napoli la partitura, all’insaputa del compositore stesso. In Italia l’opera venne rimaneggiata da Leo e da altri compositori locali, che l’adattarono al gusto del pubblico napoletano dell’epoca, aggiungendovi ad esempio intermezzi e personaggi buffi.

Considerato perduto fino a pochi anni fa, il Rinaldo napoletano è in scena nell’atrio di Palazzo Ducale a Martina Franca il 29 luglio, il 2 e il 4 agosto. Fabio Luisi dirige l’ensemble barocco La Scintilla. Nella parte en travesti di Rinaldo è impegnato il mezzosoprano Teresa Iervolino, in quella di Armida il soprano Carmela Remigio, e ancora Loriana Castellano (Almirena), Francesca Ascioti (Argante), Francisco Fernández-Rueda (Goffredo), Dara Savinova (Eustazio) e, per i ruoli buffi di Nesso e Lesbina, Simone Tangolo e Valentina Cardinali, attori provenienti dal Piccolo Teatro di Milano. La regia è di Giorgio Sangati, con le scene di Alberto Nonnato, i costumi di Gianluca Sbicca e le luci di Paolo Pollo Rodighiero.