Sebastian F. Schwarz presenta il Festival 2022

Le parole del direttore aristico

È
dalla fine del Cinquecento che in Italia, dopo aver inventato l’opera, continuiamo a recitar’ cantando, a raccontare l’oggi o a trasformare miti, letteratura e storia in libretti e partiture da affidare a cantanti-attori e musici, concentrando tutte le arti – visiva, figurativa, performativa – su quel palcoscenico che è in realtà il mondo. Eppure, in Italia si mettono in scena pochi titoli: rispetto agli oltre 40mila che pare siano stati scritti, in cartellone ci sono quasi sempre le stesse 30 opere, cucinate in tutte le salse, come se il nostro pubblico non desiderasse altro. Ma, come si dice in americano: “It’s not the sauce that makes the BBQ!”

Tuttavia, dal 1975 il Festival della Valle d’Itria ricorda al mondo opere dimenticate. Anche grazie a ricerche continue, propone titoli che, secondo noi, possono arricchire i teatri e il repertorio. E il pubblico ci dà ragione, arrivando da tutto il mondo in Puglia per scoprire queste novità musicali e lasciarsi incuriosire. E così molti dei titoli proposti in questi anni sono stati riproposti infatti altrove, altri sono addirittura diventati quasi di “repertorio”.

Io stesso vengo a Martina Franca ormai da 21 anni, prima dall’Austria, poi dall’Inghilterra, per seguire il festival, rimanendone sempre appagato, sia sotto gli ulivi delle masserie, sia nelle serate nell’atrio del Palazzo Ducale, o, ancora nel Teatro Verdi che nel 2022 torna ad ospitare alcune serate. Mi sono talmente innamorata di questa terra attraverso il Festival che l’ho scelta come casa. Non vi preoccupate: succede a tutti dopo 20 anni di frequentazione del Festival!

Colgo l’occasione per ringraziare di cuore per la fiducia accordatami con questo prestigioso incarico. Accetto la sfida, consapevole della responsabilità che ho dopo la programmazione realizzata dagli stimati colleghi che mi hanno preceduto. Continuerò a rimanere fedele al DNA del Festival, perché non esiste bene più prezioso per un’artista che la curiosità, sentimento che voglio contagiare al pubblico dei prossimi anni.
Oggi iniziamo a svelare i titoli principali, i direttori e i registi. Poi, come di consueto, seguirà in primavera l’annuncio degli artisti e del programma completo del festival. Percorreremo quest’anno tutti i secoli di storia dell’opera fino alla prima assoluta di una nuova creazione.
Un emozionante viaggio nel tempo che spero vogliate intraprendere insieme a noi

 

Sebastian F. Schwarz
13 dicembre 2021