Sebastian F. Schwarz presenta il Festival 2022
Le parole del direttore aristico

Tuttavia, dal 1975 il Festival della Valle d’Itria ricorda al mondo opere dimenticate. Anche grazie a ricerche continue, propone titoli che, secondo noi, possono arricchire i teatri e il repertorio. E il pubblico ci dà ragione, arrivando da tutto il mondo in Puglia per scoprire queste novità musicali e lasciarsi incuriosire. E così molti dei titoli proposti in questi anni sono stati riproposti infatti altrove, altri sono addirittura diventati quasi di “repertorio”.
Io stesso vengo a Martina Franca ormai da 21 anni, prima dall’Austria, poi dall’Inghilterra, per seguire il festival, rimanendone sempre appagato, sia sotto gli ulivi delle masserie, sia nelle serate nell’atrio del Palazzo Ducale, o, ancora nel Teatro Verdi che nel 2022 torna ad ospitare alcune serate. Mi sono talmente innamorata di questa terra attraverso il Festival che l’ho scelta come casa. Non vi preoccupate: succede a tutti dopo 20 anni di frequentazione del Festival!
Colgo l’occasione per ringraziare di cuore per la fiducia accordatami con questo prestigioso incarico. Accetto la sfida, consapevole della responsabilità che ho dopo la programmazione realizzata dagli stimati colleghi che mi hanno preceduto. Continuerò a rimanere fedele al DNA del Festival, perché non esiste bene più prezioso per un’artista che la curiosità, sentimento che voglio contagiare al pubblico dei prossimi anni.
Oggi iniziamo a svelare i titoli principali, i direttori e i registi. Poi, come di consueto, seguirà in primavera l’annuncio degli artisti e del programma completo del festival. Percorreremo quest’anno tutti i secoli di storia dell’opera fino alla prima assoluta di una nuova creazione.
Un emozionante viaggio nel tempo che spero vogliate intraprendere insieme a noi
Sebastian F. Schwarz
13 dicembre 2021