Il mezzosoprano Josè Maria Lo Monaco sarà la protagonista dell’ultimo appuntamento della rassegna “Il canto degli ulivi”

Il mezzosoprano Josè Maria Lo Monaco sarà la protagonista dell’ultimo appuntamento della rassegna “Il canto degli ulivi”

Il Festival della Valle d’Itria, nel più profondo senso di amicizia tra istituzioni, ha liberato dall’impegno Veronica Simeoni chiamata in emergenza a sostituire un’artista al Macerata Opera Festival

Masseria Palesi, Martina Franca, 23 luglio ore 21.00
Il concerto sarà trasmesso in diretta streaming sulla Web TV del Festival

Sarà il mezzosoprano Josè Maria Lo Monaco la protagonista del concerto di giovedì 23 luglio alle ore 21, terzo ed ultimo appuntamento della rassegna “Il canto degli ulivi” ospitato nella suggestiva cornice della Masseria Palesi di Martina Franca.

Josè Maria Lo Monaco sostituisce la prevista Veronica Simeoni che ha chiesto al Festival della Valle d’Itria di essere liberata dall’impegno preso per interpretare il personaggio di Azucena nel Trovatore al Macerata Opera Festival dove, a sua volta, è stata chiamata in emergenza a sostituire un’altra artista colpita da un grave lutto. In un momento così difficile come quello che stanno attraversando le istituzioni teatrali in tutto il mondo, il Festival della Valle d’Itria ha così voluto ribadire la necessaria solidarietà fra gli enti che si occupano di spettacolo dal vivo, accettando un cambiamento del suo programma e venendo generosamente incontro alla manifestazione maceratese. Il pubblico del Festival dalle Valle d’Itria avrà il piacere di ascoltare Veronica Simeoni nell’edizione 2021. A Josè Maria Lo Monaco va il più sentito ringraziamento per aver accettato l’invito del Festival a pochi giorni di distanza dalla data dell’esibizione.

Josè Maria Lo Monaco, accompagna al pianoforte da Michele D’Elia, proporrà un programma che dal mito di Arianna percorrerà diversi secoli di storia del melodramma: dalle origini monteverdiane con il Lamento di Arianna, unica pagina superstite dell’omonima opera dalla quale è tratta, al Lamento della Ninfa dall’Ottavo libro di madrigali, che si ricongiunge per procedimento compositivo al lamento di Didone – altra celebre regina sedotta e abbandonata – messa in musica dall’inglese Henry Purcell intorno al 1684. Quindi un passo in avanti per approdare al classicismo viennese con l’Arianna a Naxos, cantata per voce e pianoforte di Haydn e all’aria “Deh, per questo istante” da La clemenza di Tito di Mozart. E ancora le arie “Solo un pianto” dalla Medea di Cherubini e “Dopo l’oscuro nembo” tratta dalla prima opera di Vincenzo Bellini Adelson e Salvini.

Come ormai da tradizione, sarà presente il Consorzio di Tutela Primitivo di Manduria che offrirà al pubblico una degustazione di quella che è una delle eccellenze enologiche della regione.